9. Curia del Podestà, Giudici ad maleficia, Carte di corredo, busta 35, cedola sciolta

Denuncia del furto di un libro intitolato Vita nuova

Il documento è conservato all’interno di una busta costituita nei primi anni del Novecento e intitolata Studio, maestri e scolari, fascicoli estratti, in cui sono raccolti diversi documenti relativi ai maestri e agli scolari presenti nello Studio bolognese tra 1301 e 1317. I documenti si presentano ordinati in fascicoli annuali. All’esterno del fascicolo relativo all’anno 1306, che contiene la cedola qui esposta, troviamo la seguente annotazione:

«1306 / Studio / Maestri e scolari / con una denunzia (prodotta il 15 giugno) / del furto di un libro “qui vocatur VITA NOVA” / fatta dal not. Giacomo di Dom.co di Mascarone. / N.B. In questo documento manca il millesimo, ma deve con piena sicurezza / tenersi per scritto nel 1306... fu trovato dal prof. Guido Zaccagnini e stampato / nel Marzocco di Firenze / prima che il Livi ne parlasse nel suo libro Dante e Bologna / senza estremi. / G[uido]. Z[accagnini]».

Per quanto riguarda i personaggi citati, il ladro sarebbe da identificarsi con tale «Petrus cui dicitur Petrucius quondam Ḉacharie de Musiglano» residente nella cappella di Santa Maria della Mascarella, mentre il derubato che presenta la denuncia è «Jacobus domini Dominici Mascaronis notarius» della cappella di Sant’Andrea degli Ansaldi.

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