5. Ufficio dei Memoriali, vol. 148, c. 430 r, 1323 II sem.

“Dante incoronato”

Si tratta di un famoso e assai discusso disegno, vergato da Uguccione Bambaglioli sul margine superiore del secondo quaderno del proprio Memoriale, in cui Giovanni Livi per primo vide l’incoronazione poetica di Dante Alighieri. Molte pagine di un celebre libro del Livi, pubblicato nel 1918 (Dante. Suoi primi cultori, sua gente in Bologna), furono dedicate ad un dibattito infuocato che si dipanò intorno a tale identificazione. Ancorché ipotetica, questa immagine di “Dante incoronato” si collocherebbe naturaliter negli ambienti degli artisti bolognesi, come Cecco d’Ascoli e Giovanni del Virgilio, le cui aule non erano lontane dal Borgo dei Bambaglioli, luogo di incontro di un gruppetto di notai amanti della poesia in volgare e cultori di Dante.

Ecco come Giovanni Livi, parlando del notaio Uguccione Bambaglioli, sostiene, nel volume del 1918, la sua ipotesi di identificazione: «Ser Bonfigliolo Zambeccari, il noto dantografo del 1310, nato dal libraio Giovanni di Cambio, era suo vicino di casa e suo parente. Insieme con lui, Ugolino, proprio delle Quercie (figliuolo di ser Enrichetto) e quel ser Dalfino dal Vedovaccio, ai quali già diedi – e non senza ragione – buon posto tra i presumibili cultori in Bologna del divino poeta. In quello stess’anno Giovanni del Virgilio leggeva nello Studio. Tutte circostanze, anche queste, che valgano, credo, a confortare d’assai la mia dimostrazione».

Della stessa mostra


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