3. Capitano del Popolo, Società delle Armi e delle Arti, Arti, b. VI; Codici Miniati, 56

Statuto dell’Arte della seta, 1380-1385

Miniatura di Jacopo di Paolo: in alto i santi Petronio (con il modellino di Bologna), Pietro, Michele; in basso lo stemma di Bologna fra due stemmi dell’Arte della seta.

Assegnata dal Malaguzzi-Valeri a Stefano Azzi, questa miniatura venne poi attribuita da Francesco Arcangeli al corpus di Jacopo di Paolo. La sua datazione ai primi anni Ottanta del Trecento costituisce un esercizio critico di grande interesse, riassunto di recente da Silvia Battistini e Daniele Benati, sulla base di elementi documentari e stilistici. Traduzione in volgare di una normativa statutaria del 1380, e quindi successivi a quella data, questi statuti furono certamente redatti e decorati prima del 1398, quando andò bruciata la struttura lignea che nel modellino retto da san Petronio collega le due torri. Nell’arco di questo periodo, alcuni tratti stilistici delle fisionomie dei personaggi hanno consentito a Silvia Battistini di restringere la datazione ai primi anni Ottanta del secolo. Oltre ad avere il pregio di mostrarci le due torri “come le vedeva Dante”, questa miniatura costituisce probabilmente l’esordio di una iconografia, quella di Petronio che sorregge il modellino di Bologna, fortemente innovativa per l’epoca e destinata nei secoli a grande successo.

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