6. Frammenti manoscritti, busta IV, 12

A sinistra: Paradiso, I, 73-142; II, 1-9

A destra: Paradiso, XI, 19-102

Accanto alle tracce fissate su registri pubblici dai notai del Comune e da quelli delle curie dei magistrati forestieri (Podestà e Capitano del Popolo), in Archivio di Stato si conservano anche numerosi frammenti di codici, cioè quei bifolii e carte sopravvissuti alla perdita completa del codice di provenienza, perché riutilizzati in Età moderna per rivestire le coperte di registri cartacei.

Individuati nel corso del Novecento, ma anche negli ultimi tempi, distaccati, restaurati, studiati e conservati separatamente, questi frammenti documentano la fortuna della Commedia e la sua vastissima diffusione già a partire dal XIV secolo: la patina linguistica del copista e le caratteristiche della sua scrittura sono utili, invece, per capire il luogo di produzione del manoscritto, nel nostro caso la Firenze trecentesca.

Il bifoglio esposto costituiva il primo e l’ultimo foglio di un quaderno, che ospitava nei fogli interni i canti II-X.

Della stessa mostra


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