Bacheca 2

3. Libro dei creditori del Monte di pubbliche prestanze, quartiere di Porta Ravennate, 1394, c. 1v. (Codici miniati, 25)

4. Libro dei creditori del Monte di pubbliche prestanze, quartiere di Porta Stiera, 1394, c. 1r. (Codici miniati, 26)

Nel 1394, Nicolò di Giacomo, titolare della più affermata bottega bolognese di miniatura, ricevette dal comune l’incarico per la decorazione di cinque registri, destinati ad ospitare i nomi dei “creditori del Monte”, cioè dei cittadini sottoscrittori di prestiti a favore del comune. La prestigiosa commissione si inseriva in un progetto, allora sperimentale, di grande portata politica e amministrativa, che avrebbe nei secoli successivi mutato radicalmente l’organizzazione del debito pubblico. Il proemio del registro di Porta Ravennate è preceduto da un riquadro bipartito con cornice dorata: a sinistra, su sfondo a racemi dorati, s. Petronio, principale patrono cittadino e, dal 1376, protagonista assoluto del mito di Bologna comunale, è raffigurato benedicente, mentre regge nella mano sinistra un modello della città; nel riquadro di destra un cumulo di monete, un forziere aperto, su cui si legge la firma dell’autore,  e due sacchi ugualmente colmi di monete alludono alla prosperità delle finanze comunali.

Nel registro di Porta Stiera, invece, Petronio compare accanto agli altri patroni cittadini, in una cornice dorata e su sfondi alterni, azzurri e a bellissimi racemi dorati, che ospita nei tre riquadri superiori Pietro, Paolo, Petronio e nei tre inferiori Ambrogio, Domenico, Floriano. In basso, fra due stemmi identici del comune, quelli del re di Francia, di papa Bonifacio IX e del popolo bolognese. Lungo i margini superiore, sinistro ed inferiore, corre un fregio a foglie di cardo sui toni dell’azzurro, del rosso e del rosa, con lamelle e palline d’oro bordate di nero, e testine di airone.