"Il titolo di questa serie fa riferimento a quello che è l'oggetto prevalente delle annotazioni riportate nei registri di seguito elencati: mandati agli ufficiali del comune ed in particolare a quelli preposti agli uffici finanziari, nel qual caso i provvedimenti sono spesso registrati a parte. Accanto ai mandati compaiono con frequenza anche concessioni di salvacondotti e di licenze nonché altri provvedimenti, diversi nei vari periodi... Nonostante la collocazione di questi registri nel fondo dei riformatori dello stato di libertà, detti provvedimenti non promanano sempre ed esclusivamente da tale magistratura. In definitiva questa serie denuncia chiaramente una sua formazione artificiale, opera degli addetti alla cancelleria senatoria forse nel sec. XVI. Questi riunirono - e numerarono progressivamente - registri tra loro solo in parte omogenei quanto all'oggetto delle varie registrazioni: i mandati agli ufficiali del comune, da cui appunto il titolo attribuito alla serie. Ciò probabilmente per documentare una continuità nell'esercizio di tale potere da parte dei riformatori prima, del senato poi; continuità che proprio il contenuto degli stessi registri non sempre riesce a testimoniare. Il carattere non uniforme dei vari registri ed, all'interno di questi, delle diverse annotazioni non consente la individuazione di una formula tipica di registrazione; unica caratteristica comune appare quindi la scrittura ad opera dei cancellieri del comune" (G. Tamba, I documenti del governo del Comune bolognese (1116-1512). Lineamenti della struttura istituzionale della città durante il Medioevo, "Quaderni Culturali Bolognesi", II, 6 (1978), p. 60).
Il reg. 24 è l'indice dei libri mandatorum. "Opera della cancelleria senatoria, completata nell'anno 1585. Raccoglie, in ordine alfabetico per i singoli registri, le materie oggetto di decreti, licenze, etc., con esclusione dei mandati in materia strettamente finanziaria. Serve i regg. 14-23 (1459-1513)" (ibidem, p. 61).
I registri sono condizionati in buste numerate da 392 a 405.
