La carta è riferita al VI bimestre 1717 e contiene una miniatura, firmata da Leonardo Sconzani, con una cornice mistilinea a cartocci fioriti e adorna degli stemmi (in giro dal basso a sinistra): Ratta-Garganelli, Vassè-Pietramellara-Orazi, De Buoi, Righi-Giroldi, Marescalchi (timbrato dall'ombrel
[...]
La carta è riferita al VI bimestre 1717 e contiene una miniatura, firmata da Leonardo Sconzani, con una cornice mistilinea a cartocci fioriti e adorna degli stemmi (in giro dal basso a sinistra): Ratta-Garganelli, Vassè-Pietramellara-Orazi, De Buoi, Righi-Giroldi, Marescalchi (timbrato dall'ombrello di legazione), Zanchini,
Pepoli, Legnani, Ercolani; la cornice, adorna anche di una targa con iscrizione, è accollata sul manto.
Nel riquadro è raffigurata la berlina con tiro a sei che porta [milord Charles Mordaunt, conte di Peterborough e Monmouth] a Bologna rappresentata in scorcio a destra; nel cielo passa a volo la Fama con lo stemma di lui sulla drappella della tromba.
Nell'iscrizione, l'identità del nome latino
Petroburgum tra Peterbourgh in Gran Bretagna e Pietroburgo in Russia, fondata nel 1703 e ben nota in quegli anni sia per l'assedio svedese, sia per le particolari cure dedicatele dallo zar, deve aver indotto, per un'evidente confusione, ad indicare il personaggio come «
Princeps Moscus».