La carta è riferita al II bimestre 1665 e contiene una miniatura, firmata da Vincenzo Tassi: cornice a festoni compatti di foglie, racchiudente una raffigurazione simbolica del gonfalonierato Lupari. A sinistra, Atlante sostiene una rupe sulla quale è incisa un'iscrizione encomiastica e lo stemma Lupari, timbrato dalle insegne di legazione; sopra la rupe, una Fenice rivolge un'invocazione della Vergine, irraggiante dal cielo. Sotto di essa, al centro di un paesaggio attraversato da un fiume, si leva una piramide, con colonne, nicchie e statue alla base, sormontata dalla figura dell'Onore e con iscrizioni encomiastiche sui lati. A destra, il leone bolognese, con lo stemma del Popolo tra le zampe anteriori, è accucciato ai piedi di una palma con trofei d'armi, che porta appesi gli stemmi: Nani-Fantuzzi, Sampieri, Tortorelli, Bentivoglio, Buratti, Gessi, Isolani.

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