La carta contiene una miniatura, firmata da Giovanni Andrea Abbanti: sotto un arco di trionfo, aperto su un paesaggio collinoso, passa un plaustro, tirato da un cervo (emblema araldico del gonfaloniere Calderini) e da una porchetta (allusiva alla tradizionale festa celebrata in questo bimestre), gui
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La carta contiene una miniatura, firmata da Giovanni Andrea Abbanti: sotto un arco di trionfo, aperto su un paesaggio collinoso, passa un plaustro, tirato da un cervo (emblema araldico del gonfaloniere Calderini) e da una porchetta (allusiva alla tradizionale festa celebrata in questo bimestre), guidati da un amorino; vi stanno sedute le figure di Diana e di Venere (allegoria della Maestà e dell'Amore) sotto lo stemma del gonfaloniere Calderini.
Due putti alati in volo, sotto la volta dell'arco, tengono le insegne del cardinale [Girolamo] Farnese. Sui pilastri sono affissi gli stemmi: a sinistra, Orsi, Angelelli, Sampieri e Dosi; a destra, Canobi-Volta, De Buoi, Alamandini e Buratti.
Su due zoccoli di contrafforte esterno ai pilastri, le figure della Giustizia e della Virtù Eroica tengono rispettivamente il vessillo del Comune e lo stemma del Popolo, il vessillo del Popolo e lo stemma del Comune.
Una targa sull'arco porta iscritta un'annotazione riguardante:
- consueta distribuzione di volatili e animali da cortile alla plebe per la festa di s. Bartolomeo (24 agosto);
- iperboliche lodi del cardinale Girolamo Farnese e degli anziani del IV biemstre 1661.