La carta è riferita al I bimestre 1655 e contiene una miniatura, firmata da Giovanni Andrea Abbanti, con una scena allegorica della Sede Vacante: un tempietto, fiancheggiato da grandi alberi, ha la parte anteriore ad arco di trionfo, con colonne, balaustre e una conchiglia di coronamento e la parte
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La carta è riferita al I bimestre 1655 e contiene una miniatura, firmata da Giovanni Andrea Abbanti, con una scena allegorica della Sede Vacante: un tempietto, fiancheggiato da grandi alberi, ha la parte anteriore ad arco di trionfo, con colonne, balaustre e una conchiglia di coronamento e la parte retrostante a profonda abside.
Al centro, tra due angeli portanti il triregno e la croce tripla, sorge un sontuoso trono, sui cui gradini, a destra, Cristo in piedi invita s. Pietro, inginocchiatogli davanti, ad occupare il posto rimasto vuoto.
Ai lati, tra le colonne, sono le statue della Fortezza, della Prudenza, della Temperanza e della Giustizia.
In alto, alla chiave di volta, è affisso lo stemma del gonfaloniere Visconti-Riario, timbrato dalle insegne di legazione: sulla trabeazione si trovano gli stemmi degli anziani Malvezzi, Zani, Malvasia, Ghelli e sui basamenti delle colonne in primo piano gli stemmi Ercolani, Pepoli, Orsi e Marsili.
Sulle balaustre laterali sono posate due lastre marmoree con un'annotazione riguardante:
- morte di Innocenzo X (7 gennaio);
- lutto osservato dagli anziani nel recarsi alla festa della Purificazione (3 febbraio) e alla festa delle suore di S. Mattia con il vice-legato [Ranuccio Ricci] (24 febbraio);
- forma privata tenuta nella cerimonia di presa di possesso del nuovo gonfaloniere Alberto Grassi e del collegio anzianile.