"La famiglia Manzoli, (detti anche Manzuoli, Mazzoli, Mangioli o Mangioli), è probabilmente originaria di
Cremona. Politicamente molto importante e ricca, visse di commercio e mercanzia..., sino al momento in
cui acquisì nel 1516 il titolo comitale. In seguito i Manzoli divennero grandi proprietari terrieri pur senza
abbandonare l' attività commerciale, come risulta da un libro di conti andato perduto. Dal secolo XIV al XVI
vari membri fecero parte della famosa Compagnia militare dei Lombardi... Purtroppo il nostro archivio non
contiene atti relativi al periodo cremonese, dai vari alberi genealogici sappiamo solo che ebbero inizio da
un Manzuolo, ma gli anni sono incerti, (probabilmente fine secolo XIII)... I primi documenti in nostro
possesso riguardano Melchione (o Melchiorre) di Gabriele Manzoli e Giessa Fiessi. Personaggio
fortemente impegnato nella vita sociale e politica del '400 bolognese... Il conte Melchione morì il 30
novembre 1527... E' a questo punto che la famiglia Manzoli dà prova di notevole potenzialità economica con
la costituzione delle doti alle quattro figlie di Melchione Laura, Costanza, Ginevra e Penelope andate spose
alle famiglie Barbazza, Lupari, Ranuzzi e Dall' Armi.... Una generazione più tardi arriviamo infine al connubio
dei Bentivoglio-Manzoli. Il conte Giorgio iuniore infatti, sposato a Semiramide alias Isotta, figlia di Giovanni II
Bentivoglio, legittima l'8 dicembre 1543 i suoi due figli naturali Lelio e Isotta. E poichè Lelio muore l'1
febbraio 1551..., Giorgio decide il matrimonio di Isotta con il conte Alessandro Bentivoglio, figlio di Antonio e
Alessandra Desideri... Da Isotta nacque l'11 novembre 1557 il conte Ulisse, adottato nel 1558 dal nonno
Giorgio ed eletto suo erede universale, sia per quanto riguarda i beni dei Manzoli a lui pervenuti, sia per
quanto riguarda il cognome. La documentazione dell' archivio familiare da questo momento in poi si
riferisce al ramo dei Bentivoglio-Manzoli, tralasciando gli ultimi secoli della famiglia Manzoli... L'estinzione
dei Bentivoglio-Manzoli coincideva con la perdita del loro ingente complesso patrimoniale così com'era
accaduto per molte altre famiglie nobili decadute in questo secolo. Gli stessi Marsigli Duglioli si estinsero
verso il 1770 e anche gli Odorici fallivano negli anni attorno al 1790..." (dall'introduzione all' inventario a cura
di G. Malavasi, Cap. I, pp. 19-43).

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"L'archivio dei Bentivoglio-Manzoli, ramo che finì quanto a discendenza maschile, nel marchese Filippo Maria Bentivoglio (+1723), fu consegnato dalle sue due figlie Laura e Porzia a Fr(ancesco)Giacomo Provaglio nel 1760 'con l'obbligo di depositarlo in luogo noto'. Dal manoscritto 'Documenti e ricordi...' conservato alla BUBO si ricava che la consegna avvenisse presso 'il padre inquisitore De Angelis' e che il deposito fosse 'in una camera dell'inquisizione'. A questo periodo risale forse un inventario molto sommario, diviso in sette serie per un totale di 132 unità archivistiche tra volumi, e mazzi. Il tramite attraverso cui l'archivio pervenne all' Orfanotrofio di S. Leonardo (un'opera pia annessa al Regio Ricovero di Mendicità Vittorio Emanuele II, ora Istituto di Cura e Riposo Giovanni XXIII), nonostante ripetute ricerche, non si è potuto verificare. Notizie certe invece abbiamo del deposito dall'Orfanotrofio di S. Leonardo all' Archivio di Stato avvenuto il 15 giugno 1887. In tale occasione fu redatto un inventario un poco meno sommario rispetto al primo con un ampliamento delle serie, portate a 15, per un complesso di 155 pezzi... L'archivio corrisponde ancora oggi, nel suo complesso, all'inventario del 1887 salvo che per un fascicolo segnato '8.Lettere, sec. XVIII' che non si è trovato (dall'introduzione all' inventario a cura di G. Malavasi, Cap. VI, pp. 68-69).

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