"Già nel secolo XIII contava su una solida consistenza patrimoniale, che si accrebbe nel 1690 con i beni pervenuti in eredità a Filippo di Ercole da parte dello zio materno Ranieri Marescotti, il cui cognome da allora fu aggiunto a quello degli Aldrovandi. Attraverso i secoli è documentata la presenza di membri del casato nelle più alte cariche cittadine: vi furono gonfalonieri, anziani, senatori, oratori a Roma e presso diversi altri Stati, podestà in importanti comuni italiani. La famiglia diede alla Chiesa non pochi prelati e un cardinale, Pompeo, figura di tutto rilievo; allo Studio vari lettori; alle lettere alcuni cultori; alle scienze naturali il grande Ulisse; ad accademie locali e forestiere parecchi membri. Nell'età contemporanea, Luigi fu ambasciatore d'Italia" (da G. Plessi, L'archivio gentilizio Aldrovandi-Marescotti e l'apporto degli archivi privati alla Storia di Bologna, in "Deputazione di storia patria per le province di Romagna, Documenti e studi", vol. XI, 1981, p. XI).

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"Le serie 'originarie', quelle cioè che si presentavano omogenee ed erano agevolmente individuabili, sono state indicate tra virgolette, riportando le diciture e le date iniziali e terminali che figuravano sul dorso di ciascuna busta. Maggiori difficoltà si sono invece incontrate nel riordinare e inventariare il restante materiale dell'archivio, che era inserito in buste o in casse, senza alcuna suddivisione delle carte nè cronologico nè per titoli e che, pertanto, non presentava la minima omogeneità. Al fine di restituire al complesso documentario una fisionomia archivistica e una funzionalità atta a facilitare la ricerca, sono state formate alcune serie nuove, con una propria denominazione, raggruppando i documenti in base agli elementi forniti dalle carte stesse, secondo la loro natura o secondo i vari personaggi della famiglia, cui si riferivano. L'inventariazione di tale parte dell'archivio Aldrovandi si presenta molto più analitica di quella delle serie originarie, data la non uniformità dei documenti, di cui si è detto innanzi. Analogo criterio è stato seguito nella suddivisione e raggruppamento delle carte, che si riferiscono alle varie famiglie entrate, per diversi motivi, in rapporto, nel corso dei secoli, con la famiglia Aldrovandi (Marescotti; Griffoni; Malatesta; Mastellari Fontanelli Tardini; Mengarelli; Pamphili; Pepoli; Pepoli Aldrovandi Ragnoni; Piatesi; Zambeccari). A ogni singolo pezzo dell'archivio Aldrovandi Marescotti è stato dato un numero progressivo di catena; s.d. sta per senza data, s.o. sta per segnatura originaria. Per quanto riguarda l'Indice, data la secolare presenza a Bologna della famiglia Aldrovandi, i nomi di battesimo dei vari personaggi si ripetono frequentemente. Non si riferiscono però sempre alla stessa persona. A proposito dell'Indice, è inoltre da notare che non sempre, accanto ai cognomi, figurano i nomi di battesimo, in quanto in alcuni casi, neppure consultando la documentazione archivistica, è stato possibile reperirli" (da Archivio privato Aldrovandi-Marescotti, inventario a cura di Lidia Continelli in "Deputazione di storia patria, Documenti e studi", vol. XI, 1981, pp. XIII-XIV).

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