"'Istrumenti, brevi, memorie e carte amministrative', 'Fidecommisso Gini', 'Affari Bellat', e 'Carte amministrative' sono le serie sulle quali si è intervenuto nel corso dell''800. Non possediamo notizie relative all'impianto della serie 'Corrisponden
za'. Nei primi venti anni dell''800 gli 'Istrumenti, brevi, memorie e carte amministrative' avevano un oridnamento diverso dall'attuale, come risulta dall''Indice dell'archivio'. In tale 'Indice' sono registrate 376 posizioni o pratiche, che raccolgon
o tutta la documentazione dalla fine del sec. XV al marzo 1823. Ogni documento della posizione è contraddistinto dalla segnatura archivistica tipica della pratica stessa... Le 376 pratiche sono indicizzate e registrate sotto la sola prima lettera del
titolare se persona, o del nome se ente. La documentazione veniva probabilmente conservata materialmente in fascicoli, la cui copertina per lo più era formata dal primo dei documenti stessi o dal verso di documenti ritenuti di scarso valore e il cui c
ontenuto in genere non aveva nessuna relazione con l'oggetto della pratica cui fungevano da copertina. Su questa copertina venivano segnati il nome del titolare della pratica, l'oggetto di questa, il titolo, la rubrica e il numero relativo della prati
ca stessa. Una 'Tavola delle materie e denominazioni... in rubriche per la classificazione delle carte' allegata all''Indice' e pervenutaci in pessime condizioni permetteva di decodificare il titolo e la rubrica sotto cui la pratica era classificata..
. L'ordinamento della serie e il suo indice corrispondevano alle esigenze dell'archivista, da identificarsi molto probabilmente nel conte Francesco di Cesare V Albicini...
Quando verso il 1834 l'intero archivio e non solo questa serie degli 'Istrumenti' venne riordinato facendogli assumere l'attuale struttura, essendo cessata l'esigenza di individuare le pratiche in base ai nomi dei loro titolari, si privilegiò come cri
terio riordinatore quello della suddivisione delle carte per materie. Non è una suddivisione articolata come la precedente per titolo, rubrica e numero della posizione. Sotto circa 165 materie, definite in base all'oggetto della documentazione che si
doveva classificare..., furono assorbite senza eccessive forzature le 376 posizioni stesse, o per meglio dire la maggior parte dei documenti che le componevano... Sul lavoro di riordino della serie 'Istrumenti' non possediamo testimonianze dirette...
Elementi interni alla serie sembrano indicare nel 1834 una data importante per il suo riordino...
L'archiviazione delle carte della serie 'Istrumenti' a partire dal 1855 non avviene più in maniera sistematica. Dopo questa data i recapiti amministrativi saranno conservati in 'Carte d'amministrazione. Amministrazione di Forlì. Carte relative all'amm
inistrazione di Forlì'. In questa sottoserie confluiranno anche documenti dei primi dell'Ottocento sfuggiti al riordinatore degli 'Istrumenti'... Per quanto riguarda gli 'Istrumenti' veri e propri..., la loro conservazione cessa intorno al 1874. Solo
3 bb. contenenti carte sull'attività politica e professionale di Cesare Albicini arrivano al 1891, anno della sua morte. Sempre intorno al 1874 si interrompono i libri mastri e i giornali di cassa delle tre amministrazioni cui fa capo la gestione dei
beni di famiglia.
Ancora nel 1837 fervevano i lavori di riordino dell'archivio. Possediamo una ricevuta rilasciata al conte Antonio dai fratelli Girolamo, Eugenio e Giovanni Morini, per un avvenuto pagamento di scudi 20, in seguito alla formazione di un regolare archiv
io da essi effettuata con le carte prodottesi nell'amministrazione dei beni dei coniugi Bellat.
L'amministrazione di questi beni, tutti posti in Forlì, era tenuta dal conte Antonio Albicini dall'inizio
dell'Ottocento, per conto della cugina Francesca Rosetti coniugata Bellat e residente in Francia... A questo
punto mi sembra lecito sostenere, vista anche l'affinità del criterio di classificazione delle carte conservate
nelle serie 'Istrumenti' e 'Affari Bellat', che fra il 1833 e il 1837 il conte Antonio Albicini abbia riordinato
l'archivio servendosi dell'opera dei fratelli Morini, impiantando anche l'amministrazione dei propri beni con
criteri diversi dal passato" (da A.R. Bambi, Introduzione all'Inventario, pp. VIII-XI).