"Il 'Reclusorio pei Discoli' (o Casa Provinciale di Correzione) la cui apertura fu comunicata con editto del
Cardinale Legato G. Spina in data 29 luglio 1822, aveva lo scopo di 'correggere e mettere fuor di stato di
nuocere coloro che quantunque non prevenuti di positive delinquenze punibili da Tribunali ordinari, pure col
loro tenore di vita rendonsi meritevoli di censura e di coercizione, [...] onde prevenire i delitti e garantire
l'ordine pubblico' (v. art. 1 del 'Regolamento disciplinare del Discolato'-Prefettura 1822 tit. 20 Polizia).
Secondo l'art. 77 del citato regolamento l'Ispettore politico era incaricato della 'sorveglianza ai reclusi, alle
guardie e custodi, onde siano osservati i regolamenti del luogo, ritenendosi esso solo responsabile di ogni
disordine, che fosse per accadere e che si riconoscesse procedere da poca vigilanza'"
(da M. L. Xerri, Inventario, Introduzione).

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"Le bb. 1-7, cui è stato data l'indicazione di 'Carte varie', costituiscono uno 'spezzone' del più vasto e complesso archivio denominato 'Casa Provinciale di Correzione' conservato presso l'Archivio storico della Provincia di Bologna. La documentazione contenuta nelle buste ... si riferisce prevalentemente alle competenze dell'Ispettore previste dal citato art. 77. Le bb. 8-9 si riferiscono all'attività dell'Ispettore delle Carceri che secondo il 'Regolamento di polizia per la legazione di Bologna che si propone al superiore Governo' era 'destinato alla sorveglianza di tutti gli Stabilimenti carcerari esistenti in Bologna' (v. Prefettura 1949 tit. 20, fasc. del 19 novembre 1849)" (da M. L. Xerri, Inventario, Introduzione). La documentazione è ordinata cronologicamente.

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