La serie è contraddistinta da una numerazione di corda moderna da n. IV/1 a n. IV/71. La serie presenta segnatura originaria. "Entro 70 buste più un volume ... figurano circa 3000 istrumenti, dall'anno 1451 al 1826, quasi tutti cartacei, ben conservati in rigoroso ordine cronologico. Manca l'indice degli istrumenti, cui si fa riferimento soltanto nei repertori alfabetici generali ... Dei pochi documenti membranacei: un diploma originale di Carlo V imperatore per ratifica di compere e transazioni in favore di Adamo Centurione in data 31 maggio 1551; un altro di Ferdinando II imperatore per rinnovazione nell'investitura di tre feudi in favore di Giovan Battista Centurioni in data 30 luglio 1631; entrambi col sigillo perduto. Ancora: un codice membranaceo con gli statuti della Lunigiana in data 28 ottobre 1579 e un breve di Innocenzo XI all'arcivescovo di Genova in data 7 ottobre 1693, senza sigillo. Caratteristico un ordine (in copia cartacea) del re di Spagna al governatore di Milano in data 8 agosto 1583 di dare otto forzati dello Stato per ciascuna delle quattro galere al servizio regio, comandante don Cosmo Centurioni. In questa serie è documentata l'attività commerciale, nonché le vicende patrimoniali e familiari delle famiglie Pallavicini e Centurioni durante i secoli XVI-XVII-XVIII e inizi XIX. Alle 70 buste è stato aggiunto un volume col n. 71 ... contenente l'inventario legale dell'eredità del conte Giuseppe Pallavicini" (da A. Ostoja, L'archivio Pallavicini nell'Archivio di Stato di Bologna, in NAS, XI (1951), p. 83).

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