"L'archivio della nobile famiglia Pallavicini, ramo bolognese, depositato, in seguito ad estinzione della
discendenza diretta ... nel 1909 ... documenta alcuni secoli di storia (dal secolo XVI alla metà del secolo
XIX), con particolare riguardo alla complessa rete internazionale di affari e interessi, di un ramo della ricca
ed illustre casata genovese ... nonché le floride vicende mercantili e patrimoniali, dalla fine del secolo XVI al
secolo XVIII inoltrato, di un'altra grande casata genovese ... i Centurioni del ramo degli Oltremarini. Ma
l'autentica rivelazione di questo archivio è costituita dalla serie inedita, recante un copioso materiale di
notevole interesse storico, relativo alla multiforme attività pubblica di ... Gian Luca Pallavicini (1697-1773),
genovese di nascita e origine, ma bolognese di elezione nell'ultimo ventennio della sua vita, e fondatore del
ramo bolognese della famiglia ... ambasciatore della repubblica di Genova a Vienna (1731-33), e
successivamente per oltre un ventennio (1733-54) al servizio della Casa d'Austria, dapprima come
comandante della marina da guerra imperiale a Trieste (1733-36), maggiore generale e colonnello
proprietario di un reggimento (1736), poi come comandante di una flottiglia sul Danubio nella guerra contro
i Turchi (1737-39), e finalmente in Italia durante e dopo la guerra di successione austriaca ... La sicura
conoscenza dell'ambiente e delle complesse norme che lo governavano ... fecero di lui un personaggio di
primo piano, insostituibile e indispensabile, per oltre un decennio della dominazione austriaca in
Lombardia" (da A. Ostoja, L'archivio Pallavicini nell'Archivio di Stato di Bologna, in NAS, XI (1951), pp. 75-76).

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L'archivio Pallavicini è costituito da tre nuclei documentari: il primo è relativo alla gestione degli interessi famigliari in Genova di Gian Luca Pallavicini, il secondo riflette l'attività pubblica da lui svolta a Milano, e il terzo riguarda l'impiego delle ricchezze accumulate nell'acquisto di beni stabili in Emilia e soprattutto nel ferrarese. Dal 1769 fece parte dell'archivio Pallavicini anche la documentazione prodotta dalla famiglia bolognese Sega, di cui era originaria la seconda moglie di Gian Luca Pallavicini. Nel 1780, sempre per vicende ereditarie, venne unito all'archivio Pallavicini l'archivio della famiglia genovese Centurioni, del ramo degli Oltremarini. L'archivio fu oggetto di riordino tra il 1780 e il 1786 da parte di Giovan Battista Biagini, che diede alle serie la sistemazione definitiva, anche esteriore, quale si è conservata sino ad oggi (cfr. A. Ostoja, L'archivio Pallavicini nell'Archivio di Stato di Bologna, in NAS, XI (1951), pp. 75-87).

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