"La figura del marchese Francesco (II) merita una particolare menzione, poiché è alla sua attività di commediografo e alle estese relazioni in tutta Europa ch'essa gli procurò, che l'archivio Albergati deve la maggior parte della sua importanza... Per ciò che riguarda la sua vita e la sua attività, rimandiamo però lo studioso alla lucida opera di Ernesto Masi: La vita, i tempi, gli amici di Francesco Albergati (Bologna, 1878); qui ci basti dire che visse dal 1728 al 1804 e che, essendosi dato assai per tempo al teatro, la sua eminente posizione sociale e quel tipico carattere di internazionalismo che fu proprio della cultura del Settecento, lo misero a contatto con uomini come Voltaire, Goldoni, Barretti ed Alfieri, e più ancora con altri meno noti ma sommamente rappresentativi della vita intellettuale del tempo. Intorno alla sua figura si accentrò l'interesse dell'unico erudito che abbia rivolto la propria attenzione al nostro archivio: il prof. Francesco Tognetti, bibliotecario della Comunale di Bologna, il quale nel 1815 intraprese un "Estratto delle lettere autografe che si trovano nell'archivio privato del marchese Albergati", coll'esplicito scopo di raccogliere elementi per una biografia del Senatore commediografo; il manoscritto del Tognetti, al quale attinse abbondantemente il Masi, si trova attualmente alla Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio in Bologna, e reca la trascrizione di molte lettere, le più importanti delle quali purtroppo (specialmente quelle del Voltaire) non si trovano più nella serie 'Carteggi' del nostro archivio. La serie di cui stiamo parlando non è appunto altro che l'insieme delle minute e dei copioni accumulatisi, per così dire, nello studio di Francesco Albergati in seguito alla sua attività di commediografo e scrittore; si aggiungono a ciò minute di lettere, prefazioni riguardanti i problemi del teatro, traduzioni e trascrizioni di commedie e di novelle sue e di altri, considerazioni varie e spunti biografici. Il tutto raccolto in 5 mazzi privi d'inventario" (da F. Valenti, L'archivio Albergati nell'Archivio di Stato di Bologna, in "Notizie degli Archivi di Stato", IX (1949), pp. 67-73, alle pp. 70-71).