"Si tratta di un'altra miscellanea, profondamente differenziata però dalla precedente poiché, anziché riunire carte spontaneamente accumulatesi in seguito all'attività pratica della famiglia Albergati, riunisce invece manoscritti ed opuscoli a bella posta raccolti o fatti ricopiare a scopo d'informazione e di cultura: testi di trattati politici, discorsi e carteggi di grandi personalità, relazioni su missioni diplomatiche, su viaggi e scoperte geografiche, articoli di critica politica, e soprattutto trattati di divulgazione scientifica; il tutto interessante i secc. XVI e XVII, e la prima metà del sec. XVIII. Riportando la cosa nel linguaggio moderno, potremmo dire che la serie non ha niente in comune con un archivio vero e proprio, ma che si avvicina più che altro a quella che sarebbe oggi la biblioteca, o meglio, la raccolta di giornali e riviste di attualità di una casa signorile. Sono in tutto 320 pezzi (di cui alcuni mancanti perché donati nel 1838 al Pezzana), suddivisi in 8 mazzi (più due di duplicati), e catalogati in due elenchi" (da F. Valenti, L'archivio Albergati nell'Archivio di Stato di Bologna, in "Notizie degli Archivi di Stato", IX (1949), pp. 67-73, a p. 70).

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