"I motivi che resero necessaria l'istituzione di questa seconda serie di registri dei trasporti sono due. Il primo risale all'epoca della breve occupazione austriaca di Bologna: col bando 7 febbraio 1800 l'Imperiale regia reggenza provvisoria stabilì la perequazione dell'imposta sulle case a quella dei terreni, abbassando la capitalizzazione della rendita annua dal 5 all'8,5 per cento. Questo provvedimento fu in seguito confermato dalla ricostituita amministrazione dipartimentale il 25 luglio 1800, e non venne più modificato per tutto il periodo in cui il catasto rimase in vigore.
Il secondo motivo che contribuì a far avviare il rifacimento dei registri dei trasporti fu l'istituzione, avvenuta nel 1801, delle esattorie comunali e dipartimentali, che si sostituirono alle varie casse istituite presso l'amministrazione dipartimentale, fra cui la cassa sul casatico, a cui fino ad allora veniva versata l'imposta sui fabbricati urbani sia della città che della provincia. I registri dei trasporti del 1797, concepiti anche per registrarvi i versamenti d'imposta effettuati dai proprietari, divenivano così praticamente inutilizzabili" (da E. Arioti, Inventario, Introduzione alla serie).

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