"Le provvisioni seicentesche dell'Assunteria di Governo, confermando norme precedenti, assegnavano al notaio il controllo dell'attività dei massari, e delle garanzie che questi ufficiali offrivano, al momento dell'elezione, di esercitare personalmente la massaria e di poter sostenere economicamente gli incarichi derivanti da tale ufficio, in particolare l'esazione delle gravezze comunali. I motivi addotti per rinunciare alla massaria e l'eventuale proposta di sostituzione dovevano essere vagliati e accettati dagli Assunti e documentati nei libri del notaio. Nel 1750 fu decisa la separazione fra l'ufficio di massaro e l'ufficio di collettore delle imposte nel contado. I collettori o conduttori, in carica per tre anni, appaltavano l'esazione delle gravezze del contado, diviso in 22 quartieri, che raggruppavano più comuni sotto una comunità principale. Per alcune comunità venne dunque eletto sia un collettore che un massaro. La documentazione prodotta dalle elezioni e fideiussioni dei collettori si trova mescolata a quella relativa ai massari"(da F. Boris, Introduzione a 'Fideiussioni dei massari').

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"La serie 'Filze' (1648-1803) è costituita da 78 filze, ordinate per anno, che raccolgono le fedi redatte dagli scrivani del contado. Ogni filza contiene le fedi relative a uno o più anni, ordinate cronologicamente e numerate con un numero progressivo. La serie 'Registri' (1570-1800) si compone di 34 registri in ordine cronologico, e non è completa: mancano i registri relativi agli anni 1613-1622, 1643-1656, 1668-1674, 1697-1698, 1750-1769, 1778-1781. Ogni registro raccoglie, per più anni, le registrazioni delle accettazioni dei massari e delle loro sigurtà, ed è fornito di piccole rubriche alfabetiche annuali, relative ai nomi delle comunità" (da F. Boris, Introduzione a 'Fideiussioni dei massari').

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