"Questo ufficiale, direttamente dipendente dal signore e con attribuzioni strettamente determinate dal volere di questi, partecipava alle sedute degli anziani consoli ed aveva una particolare giurisdizione in materia di abusi perpetrati dagli ufficiali del comune, dai conduttori dei dazi e dai custodi delle carceri nonché di delitti commessi dagli stipendiari e di infrazioni in materia commerciale e di annona. I documenti conservati nelle buste testimoniano soprattutto l'esercizio del suo potere giurisdizionale" (G. Tamba, I documenti del governo del Comune bolognese (1116-1512). Lineamenti della struttura istituzionale della città durante il Medioevo, "Quaderni Culturali Bolognesi", II, 6 (1978), p. 50). I pezzi sono numerati da 271 a 274.

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