"Le consuetudini bolognesi - cui accenna già il privilegio di Enrico V del 1116 - i "brevi" del podestà e degli altri ufficiali del comune e le norme via via prodotte dai vari organi comunali ebbero una prima codificazione in un corpo unitario di statuti verso l'anno 1237. I più antichi testi ora conservati datano tuttavia solo alla metà del sec. XIII. Tali testi furono alla base di altre redazioni che con frequenza si succedettero in breve volgere di tempo: ben otto nel periodo compreso tra il 1252 e il 1267. Ulteriori compilazioni si ebbero durante lo stesso sec. XIII (anno 1288), nel sec. XIV (dalla prima, parziale rielaborazione dell'anno 1319, ora irreperita, a quella del 1389) fino all'ultima, definitiva redazione dell'anno 1454" (G. Tamba, I documenti del governo del Comune bolognese (1116-1512). Lineamenti della struttura istituzionale della città durante il Medioevo, "Quaderni Culturali Bolognesi", II, 6 (1978), pp. 40-41).

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