1. Ufficio dei Memoriali, Memoriali, num. 229, 1348 lug-dic, c. 222 v. (sestultima riga)

Fra i circa 900 testamenti di appestati, rogati nel corso del 1348, sono numerosissimi quelli che vedono in scena operatori sanitari (medici, barbieri-cerusici, studenti di medicina), nel ruolo di testimoni. Al di là dei luoghi comuni di origine letteraria sulla disgregazione dei rapporti interpersonali e sulla pratica della “fuga dalla città”, che gli stessi trattati di medicina consigliavano come rimedio sovrano, questa presenza dei medici al capezzale dei loro pazienti, accanto ai parenti del malato e ai suoi vicini di casa, amici e colleghi, testimonia il persistere delle attività di cura e assistenza anche nei momenti più drammatici della crisi epidemica.

Della stessa mostra


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