La carta è riferita al IV bimestre 1667 e contiene una miniatura, firmata da Vincenzo Tassi: raffigurazione del teatro per la festa della Porchetta, costituito da un semicerchio di portici a forma di colli, adorni di alberi, gremiti di spettatori e interrotti al centro da un edificio a due piani co
[...]
La carta è riferita al IV bimestre 1667 e contiene una miniatura, firmata da Vincenzo Tassi: raffigurazione del teatro per la festa della Porchetta, costituito da un semicerchio di portici a forma di colli, adorni di alberi, gremiti di spettatori e interrotti al centro da un edificio a due piani con le insegne del legato cardinale [Carlo] Carafa, tra quelle del vicelegato [Francesco] Nerli e di Bologna, al superiore.
Sulla balaustra mediana appare lo stemma del gonfaloniere Pepoli (timbrato dall'ombrello di legazione) e, al piano inferiore, ci sono gli stemmi degli anziani: Paselli, Aldrovandi, Ercolani, Orsi, Tedeschi-Montecuccoli, Sampieri, Bentivoglio, Malvezzi.
Nell'arena, ai piedi del monte delle Muse, è il cinghiale di Erimanto ucciso e si sta correndo la giostra al rincontro tra cavalieri cesenati di quattro partiti, mentre gli spettatori sono trattenuti in due folli gruppi entro uno steccato da armigeri e donzelli.