La carta contiene un'incisione miniata, sottoscritta da M. Borboni e da Vincenzo Tassi: raffigurazione del porto di Rodi con il colosso del Sole all'ingresso, costruito in legno per l'annuale festa della Porchetta.
Dal colosso sono lanciati i tradizionali volatili alla plebe, che se ne impadron
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La carta contiene un'incisione miniata, sottoscritta da M. Borboni e da Vincenzo Tassi: raffigurazione del porto di Rodi con il colosso del Sole all'ingresso, costruito in legno per l'annuale festa della Porchetta.
Dal colosso sono lanciati i tradizionali volatili alla plebe, che se ne impadronisce, mentre gentiluomini e gentildonne si aggirano a piedi o in carrozza nello spiazzo. Nella parte superiore della carta una targa accollata su un manto contiene, fra due leoni affrontati e impugnanti gonfaloni con il campo dello stemma comunale e il capo di Francia, gli stemmi: Bargellini, Sampieri, Manzoli, Zoppi, Scappi (accollato sulle insegne di legazione), Ghelli, Segni, Bonasoni, Venenti; ai lati pendono due targhe con l'indicazione del IV bimestre 1664.
In basso è presente un'annotazione riguardante:
- significato della raffigurazione;
- distribuzione di «
volatili in molta coppia per sodisfare alla più bassa plebe»;
- ricevimento offerto a più di cento dame;
- dedica del «
presente disegno, pubblicato alle stampe» da parte di Giuseppe Magnani alias Parma ai suddetti magistrati.