Le carte sono riferite al IV bimestre 1647 e contengono una miniatura, firmata da Giovanni Andrea Abbanti: raffigurazione della festa della Porchetta per il 24 agosto.
Nella piazza Maggiore, tra lo scorcio di S. Petronio e del palazzo del Podestà, due cavalieri corrono la giostra al rincontro
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Le carte sono riferite al IV bimestre 1647 e contengono una miniatura, firmata da Giovanni Andrea Abbanti: raffigurazione della festa della Porchetta per il 24 agosto.
Nella piazza Maggiore, tra lo scorcio di S. Petronio e del palazzo del Podestà, due cavalieri corrono la giostra al rincontro con la testa protetta rispettivamente da una cesta e da una tinozza, simboli di Cerere e Bacco, i cui carri allegorici, più innanzi, muovono l'un verso l'altro.
In trono, su tre lati, sono costruite le baracche della fiera, piene di varie mercanzie: sul retro di quelle che risultano in primo piano sono affissi gli stemmi di Legnani, Guastavillani, Zanchini, Zani, di Bologna e Sampieri (timbrati dalle insegne di legazione), Ghiselli, Cattani, Orsi, Ranuzzi.
Alle finestre dei palazzi dei Notai e d'Accursio le autorità e gli invitati assistono allo spettacolo e dal balcone della residenza degli anziani si lanciano volatili vari ai popolani, che se li contendono, sorvegliati da quattro armigeri alla porta del Palazzo, sulle quale sono affisse le insegne di papa Innocenzo X.