Le carte contengono un'annotazione riguardante:
- diffusione della peste dalla Francia agli stati Piemontese, Milanese, Mantovano, poi alle città di Venezia, Modena, Firenze, Lucca, Imola e infine Bologna;
- esodo dei cittadini;
- sospensione delle funzioni da parte di quasi tutti i mag
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Le carte contengono un'annotazione riguardante:
- diffusione della peste dalla Francia agli stati Piemontese, Milanese, Mantovano, poi alle città di Venezia, Modena, Firenze, Lucca, Imola e infine Bologna;
- esodo dei cittadini;
- sospensione delle funzioni da parte di quasi tutti i magistrati, fra cui, ultimi, gli anziani del III bimestre 1630;
- proibizione di qualsiasi assembramento;
- eliminazione dei banchi e dell'uso di acquasantiere dalle chiese;
- concentramento nel lazzaretto di tutti gli appestati;
- misure igieniche adotatte per i luoghi abitati da colpiti o da morti di peste;
- orazioni pubblicamente recitate;
- misure prudenziali usate dagli anziani eletti per il IV bimestre, sia durante la cerimonia del giuramento, sia durante le successive riunioni;
- decessi avvenuti tra il personale della residenza;
- pratiche religiose degli anziani;
- voto, pronunciato solennemente dagli anziani, dai tribuni della plebe, dai massari delle arti e dagli assunti di sanità e rivolto a Dio, con intercessione di B. V. del Rosario, dei santi Francesco Saverio, Petronio, Francesco, Procolo, Floriano, protettori di Bologna, per la liberazione del flagello;
- diminuzione di intensità del morbo, cosicchè, mentre dal giugno all'agosto si erano avuti diecimilanovecentosessantacinque casi mortali, dal settembre a dicembre non se ne raggiunse la terza parte.