"La serie 'Fallimenti' consiste in 225 buste e mazzi, relativi agli anni 1702-1910 (con un solo fascicolo del 1603). Ogni busta o mazzo contiene uno o più fascicoli, relativi ognuno a una singola causa per fallimento. Nelle prime quarantuno buste sono stati ritrovati fascicoli settecenteschi, e qui
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"La serie 'Fallimenti' consiste in 225 buste e mazzi, relativi agli anni 1702-1910 (con un solo fascicolo del 1603). Ogni busta o mazzo contiene uno o più fascicoli, relativi ognuno a una singola causa per fallimento. Nelle prime quarantuno buste sono stati ritrovati fascicoli settecenteschi, e quindi originariamente appartenenti all'archivio del Foro dei Mercanti, mentre dal 1888 in poi, dopo l'abolizione del tribunale di commercio, la documentazione è stata prodotta dal tribunale civile. Il materiale documentario contenuto in ogni fascicolo è in genere descrittivo per i commercianti o negozianti o ditte falliti nel corso del Settecento e del primo Ottocento, più tecnico e contabile per i fallimenti del periodo successivo. Si tratta dunque di: istanze per l'apertura del fallimento, dichiarazioni di fallimento, stato attivo e passivo del fallito, inventari di beni e inventari di libri e carte del fallito, stima dei capitali vivi e morti, insinuazioni dei creditori, verificazioni dei crediti, graduatoria dei creditori, verbali di apposizione dei sigilli, vendita all'asta delle merci e amministrazioni provvisorie dell'impresa fallita. Non sempre i fascicoli contengono tutti questi tipi di documentazione, qui elencati a titolo di esempio. Le buste e i mazzi della serie sono in un sommario ordine cronologico che diventa regolare solo attorno agli anni Settanta dell'Ottocento, e seguono piuttosto la numerazione progressiva dei singoli fascicoli. Alla numerazione originale di ogni fascicolo si fa peraltro riferimento in due rubriche alfabetiche della seconda metà dell'Ottocento e del primo Novecento, in gran parte attendibili" (dall'Inventario).