"Bonfioli, Bonfiori, Bonfiglioli: nel 1458 si trasferirono da Ferrara a Bologna. Secondo alcuni ebbero origine da un ebreo ferrarese detto Nicolò di Domenico, che sposò Dorotea Fontana, poi Camilla Zani, morto nel 1545. Ebbero l'eredità Ramponi; il ramo Bonfioli del conte Rocco ebbe l'eredità dei principi dal Medico. Nel 1604 erano conti di Castel Falcino. Enea di Rocco, che nel 1643 fu uno degli Anziani, fu marito di Barbara di Floriano Dolfi. Il conte Ludovico, ultimo del ramo senatorio, morto il 7 maggio 1756, istituì erede il conte Alfonso del conte Giuseppe Malvezzi, con l'obbligo di assumere armi e cognome Bonfiglioli ed abitare il palazzo Bonfiglioli in Strada Maggiore. Al detto Alfonso, che morì già senatore e poi prelato il 30 gennaio 1804, fu erede Bonfiglioli il conte Vincenzo di Camillo Malvezzi Locatelli" (da Inventario, Introduzione alla famiglia Bonfiglioli).

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Le unità archivistiche che compongono la serie sono numerate da n. 164 a n. 168. La documentazione è costituita da scritture e lettere riguardanti la tenuta di Marmorta, l'osteria all'Insegna della Aquila Nera, la causa tra il rettore di S. Maria Maddalena e gli eredi Baldi del podere S. Nicolò e scritture diverse.

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