"Il conservatorio di S. Giuseppe fu istituito nel 1606 dal gesuita padre Giorgio Giustiniani per ospitare e educare le 'povere vergini, che gionte che siano a pericolosa età, non possono per ordonario haver pronto quanto bisognerebbe al ricovero per salvezza della purità loro'. L'opera fu affidata
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"Il conservatorio di S. Giuseppe fu istituito nel 1606 dal gesuita padre Giorgio Giustiniani per ospitare e educare le 'povere vergini, che gionte che siano a pericolosa età, non possono per ordonario haver pronto quanto bisognerebbe al ricovero per salvezza della purità loro'. L'opera fu affidata ad una congregazione di dodici gentildonne che, con il sussidio di elemosine, affittarono prima, e acquistarono poi nel 1628, alcune case in strada Castiglione, vicino alla porta della città. Alla congregazione delle gentildonne per il governo dell'opera si aggiunsero nel 1631, col titolo di 'conservatori', sei cittadini bolognesi tra 'gentil huomini' e mercanti appartenenti alla congregazione di Gesù e Maria in Santa Lucia, come approvato dall'arcivescovo Girolamo Colonna nel 1633. Nel 1801 le 'putte' o zitelle' di S. Giuseppe furono trasferite temporaneamente nel conservatorio di S. Croce in strada S. Mamolo (attuale via d'Azeglio), e nuovamente nel 1809. L'unione dei due conservatori venne confermata, con il titolo di Conservatorio femminile di S. Croce e S. Giuseppe uniti, dal card. Oppizzoni con decreto del 10 maggio 1816" (da I. Germani, Conservatorio di S. Giuseppe, in Istituto per la storia di Bologna, Gli archivi delle Istituzioni di carità e assistenza attive in Bologna nel Medioevo e nell'Età moderna. Atti del IV colloquio. Bologna 20-21 gennaio 1984, vol. I, Bologna 1984, p. 82).