Con motu proprio 23 ottobre 1817 sui lavori pubblici di acque e strade papa Pio VII stabilì, uniformandosi al precedente ordinamento napoleonico, che tutti i lavori intorno alle acque che interessavano particolari comprensori di possidenti dovessero farsi a spese di questi ultimi ed essere amministrati da rappresentanti dei medesimi. A tale scopo furono ripristinate, con la denominazione di "congregazioni consorziali", le associazioni di possidenti per la manutenzione e il miglioramento dei canali di scolo.
Nella legazione di Bologna iniziarono ad operare dal 1 gennaio 1821 nel numero complessivo di sette. Due congregazioni interessavano il comprensorio a sinistra del fiume Reno: il I circondario "Cavamento Palata", delimitato dai fiumi Panaro e Samoggia; il II circondario "Dosolo", tra il Samoggia e il Reno. Le altre cinque riguardavano il vasto comprensorio a destra del Reno e precisamente: il III circondario "Riolo e Calcarata"; il IV circondario "Canale della Botte"; il V circondario "Scolo a sinistra dell'Idice"; il VI circondario "Scolo a destra dell'Idice"; il VII circondario "Garda Menata".
Le sette congregazioni consorziali, pur mantenendo funzioni e competenze distinte, ebbero in comune la sede e il personale amministrativo e operarono per tutto il corso dell'800 fino alla creazione dei consorzi di bonifica.
Nel 1909 fu costituito fra le congregazioni dei cinque circondari di scolo a destra del Reno il Consorzio della Bonifica renana, tuttora esistente. Per il territorio a sinistra del Reno, con d.m. del 24 aprile 1919, fu concessa al consorzio del I circondario Cavamento Palata l'esecuzione delle opere di bonifica del territorio di Crevalcore, S. Giovanni in Persiceto e S. Agata Bolognese. Nel II circondario Dosolo invece, con r.d. 21 luglio 1907, fu costituito, accanto alla omonima congregazione consorziale, un apposito consorzio di bonifica denominato Bacino Dosolo. Nel 1929, ultimati i grandi lavori di bonificazione della bassa pianura bolognese, le congregazioni consorziali vennero definitivamente soppresse e fu sciolto l'ufficio amministrativo che esse avevano in comune, mentre le funzioni furono trasferite ai consorzi della Bonifica renana e Cavamento Palata per i circondari di rispettiva competenza (da I. Germani, Inventario, Introduzione).

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L'attuale Consorzio di bonifica Palata Reno, cui appartiene l'archivio storico qui descritto trae origine nel 1963 dall'unione dei consorzi Cavamento Palata e Reno Samoggia. L'archivio è formato da più nuclei documentari: vi è confluita sia la documentazione delle congregazioni consorziali del I e II cirocndario per tutto il periodo in cui furono attive (dal 1821 al 1929, con alcuni antecedenti in materia catastale e copie di atti notarili più antichi), sia la documentazione dei consorzi Bacino Dosolo e Ghironda e Martignone. Il materiale archivistico si collega alla documentazione delle magistrature d'acque del periodo pontificio, conservata presso l'Archivio di Stato di Bologna. occore infine ricordare che si tratta dell'unica documentazione rimastaci tra quella prodotta dalle congregazioni di scolo ottocentesche. L'archivio dei cinque consorzi della destra del Reno, consegnato nel 1929 al Consorzio della Bonifica renana, è infatti andato distrutto negli anni 1945-1946 a seguito di un incendio (da I. Germani, Inventario, Introduzione).

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