"Famiglia che gli storici bolognesi dicono trasferitasi dalla Toscana in Bologna dopo la battaglia di
Montaperti (1260). Nella prima metà del 1300 vi è menzione di un Domenico, padre di Giovanni detto
Zenane. Il figlio di questi, Antonio, nel 1407, è fra i sedici riformatori nobili, gonfaloniere di giustizia, ed
ambasciatore presso diversi principi. Girolamo, figlio di Antonio e di una Caccianemici, dottore in medicina
e filosofia, viene ascritto nel novero dei senatori (1460) da Sante Bentivoglio ... Nicolò Sanuti lo designa suo
successore nella Contea della Porretta, nella quale lo conferma nel 1474 papa Sisto IV ... I Ranuzzi furono
nobili di Torino, Mantova, Parma, Ancona ed ebbero la cittadinananza di Rimini, Rieti, ecc. La famiglia è
divisa nei seguenti rami: Ranuzzi ... Ranuzzi (ramo detto del Cestello) ... Ranuzzi Cospi ... Ranuzzi de
Bianchi ... Ranuzzi Segni" (da Enciclopedia storico nobiliare italiana, a cura di V. Spreti, Milano 1932, vol. V,
pp. 610-613).

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"Il fondo consta essenzialmente di quattro nuclei, gli archivi delle famiglie: Ranuzzi, con documenti del feudo della Porretta; Bianchi, con documenti del feudo di Piano; Cospi; Segni" (da Guida generale degli Archivi di Stato italiani, vol. I, Roma 1981, p. 640-641). Presso la sala di studio dell'Archivio di Stato di Bologna è presente copia dell'elenco dei manoscritti della famiglia Ranuzzi conservati presso The Humanities Research Center di Austin in Texas e presso il British Museum di Londra.

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