"Nel catasto Boncompagni sono chiamati brogliardi i registri di stima dei terreni, che furono compilati fra il 1781 e il 1789. Vi è un brogliardo per ogni mappa del catasto: generalmente sono una per comunità, ma può capitare, soprattutto nella montagna, che le comunità molto estese siano state
[...]
"Nel catasto Boncompagni sono chiamati brogliardi i registri di stima dei terreni, che furono compilati fra il 1781 e il 1789. Vi è un brogliardo per ogni mappa del catasto: generalmente sono una per comunità, ma può capitare, soprattutto nella montagna, che le comunità molto estese siano state suddivise in più parti e misurate separatamente. Ad ogni brogliardo è allegata la tabella delle diverse qualità dei terreni riscontrate nella relativa comunità, in base alle quali vennero calcolate le stime. ... I brogliardi contengono la descrizione di tutti i perimetri, ossia le particelle catastali, che compongono la comunità, elencati per numero principale di mappa. Per ogni perimetro sono riportati la denominazione e l'ubicazione del terreno; il nome e cognome del proprietario, con la precisazione se si tratti di cittadino, fumante o forestiero; il nome dell'eventuale colono (ma rararmente dell'affittuario); la o le coltivazioni effettivamente praticate e quelle a cui si ritiene che il terreno sia atto (riferite alla tabella delle qualità dei terreni); la superficie; il valore tariffale e l'estimo complessivo" (da E. Arioti, Inventario, Introduzione alla serie).
La serie presenta segnatura originaria.