"La serie Libri inquisitionum et testium conserva essenzialmente due tipi di registri, prodotti dall'attività in campo penale dei giudici del podestà: i libri inquisitionum (o libri inquisitionum, invenciorum, notificationum, denuntiationum, preceptorum et aliarum scripturarum); i libri testium (o libri testium receptorum super denuntiationibus, accusis, inquisitionibus, notificationibus et invencionibus). I primi documentano i vari momenti della procedura giudiziaria, dalla trascrizione della denuncia, o dall'apertura d'ufficio dell'inquisitio, all'assegnazione di termini alle parti, all'estinzione per rinuncia o compromesso del processo, alla pronuncia del bando contro l'inquisito contumace. I secondi contengono le deposizioni dei testi prodotti dall'accusa e dalla difesa. Questa tipologia dei documenti sembra essersi delineata con precisione solo nella seconda metà del XIII secolo; i registri più antichi infatti conservano una tipologia più variegata, spesso raccogliendo documentazione mista (accusationes, condempnaciones, absolutiones, confessiones, mixturae, scripturae diversae etc.)". La documentazione riporta frequentemente due segnature originarie, di cui una riferita all'ordinamento che aveva nel secolo XVI presso la Camera actorum, l'altra all'ordinamento effettuato nel secolo XIX da Michelangiolo Gualandi sulle carte più antiche (da M. Giansante, Introduzione all'inventario).

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