13. Le leggi razziali a Bologna, 1938-1945

4 Marzo 2024

Le leggi razziali a Bologna, 1938-1945
a cura di Diana Tura

visita guidata e laboratorio
per la scuola secondaria di I e II grado
durata: 2 ore

Il riavvicinamento politico dell’Italia alla Germania, dove si era imposta dal 1933 una forte persecuzione antiebraica, imperniata sul mito della razza ariana, determinò l’adesione del governo fascista al movimento antisemita promosso da Hitler e la redazione del manifesto del razzismo italiano (14 luglio 1938). Fu immediato il passaggio dal piano teorico a quello legislativo: tra il 1938 e il primo semestre del 1943 il governo fascista prese misure nei confronti degli ebrei, stabilendo divieti relativi alle persone e ai beni mobili ed immobili. Scopo del percorso, che trae spunto dall’esperienza di ricerca condotta recentemente dai ragazzi di una classe del Liceo Fermi di Bologna, guidati dalla loro docente di storia, e dal riordino dei documenti dell’ufficio della prefettura, che fra il 1938 e il 1945 si occupò della gestione dei patrimoni sequestrati ai cittadini di origine ebraica, è di analizzare l’applicazione delle leggi razziali a Bologna attraverso i documenti dell’Archivio di Stato di Bologna.

Fondi archivistici e serie di riferimento:

  • Prefettura, A.B.E. (Ufficio Asportazione Beni Ebraici)