Sovversivi e sovversive. Storia, memoria e cura

La pubblicazione di questo catalogo è il felice risultato di un percorso di attenzione e cura che l’Archivio di Stato di Bologna ha riservato, e continua a riservare, ai fascicoli che raccontano le vite e le storie di coloro che sono stati sottoposti a sorveglianza da parte della Questura di Bologna.

Esistenze che, tra il 1872 e il 1983, sono state osservate, controllate, giudicate e spesso represse dal potere: anarchici, socialisti, antifascisti, sindacalisti, ma anche persone considerate potenzialmente in grado di nuocere all’ordine costituito solo perché fuori dagli schemi, emarginate o ribelli. Tra di loro molte donne, a volte controllate per il solo fatto di essere istruite e libere o perché mogli, compagne o familiari di uomini considerati pericolosi.

La preziosa mostra fotografica curata da Michele Lapini, allestita nel Chiostro dei Celestini dell’Archivio di Stato di Bologna tra il maggio e il luglio 2024 e da cui questo volume prende vita, ha saputo raccontare in maniera vivida quelle storie, facendo emergere dai fascicoli volti e documenti dei cosiddetti “sovversivi” e accostandoli ai volti e ai gesti di chi oggi si prende cura di loro.

Un lavoro meticoloso di ricondizionamento, restauro e digitalizzazione, reso possibile anche dalle importanti erogazioni ricevute tramite il progetto Art Bonus “Adotta un sovversivo!”, ha infatti finora consentito di mettere in sicurezza con l’acquisto di contenitori idonei alla conservazione buona parte della documentazione e di restaurare circa 200 fascicoli di Sovversivi. Più di 8.000 sono ancora quelli che necessitano di interventi più o meno estesi.

Un enorme patrimonio di conoscenza, un caleidoscopio di vite che hanno in comune l’esser state considerate pericolose per la sicurezza dello Stato e che ora riaffiorano lentamente dalla storia. Quasi come un risarcimento: garantire la memoria e restituire spazio alle vicende di coloro che il potere ha voluto limitare e mettere ai margini.

dalla Premessa del volume

Tutela del diritto all’opposizione alla pubblicazione dei contenuti del volume “Sovversivi e sovversive. Storia, memoria e cura”

La pubblicazione dei contenuti del presente volume è effettuata secondo il principio della buona fede, secondo regole di massima correttezza, diligenza e perizia e nel rispetto della normativa in materia di protezione dei dati personali (Regolamento UE 2016/679 – GDPR e Codice in materia di protezione dei dati personali, D.lgs. 196/2003 e ss.mm.ii.), diritto d’autore e diritto all’immagine (L. 633/1941). 

Qualora - nonostante l’applicazione di questi princìpi - un soggetto ravvisi la violazione di un diritto di cui sia titolare (es: diritto alla riservatezza, diritto all’immagine, diritto di autore), può presentare istanza attraverso una delle seguenti modalità:

  • invio di richiesta formale all’indirizzo PEC as-bo@pec.cultura.gov.it   
  • presentazione di istanza scritta presso la sede dell’Archivio di Stato di Bologna, in Piazza de’ Celestini 4, 40123 Bologna.

L’istanza dovrà essere adeguatamente motivata, con riferimento allo specifico contenuto che si richiede di rimuovere/modificare e al diritto che si ritiene violato, con le ragioni alla base della presunta violazione.

A seguito della ricezione dell’istanza, l’Archivio di Stato di Bologna si impegna a valutarla entro un massimo di 7 giorni lavorativi, contattando l’interessato per addivenire a una composizione condivisa del caso e per adottare gli opportuni provvedimenti. 

Qualora sia accertato che la segnalazione abbia un valido fondamento giuridico, l’Archivio di Stato di Bologna si impegna a rimuovere o modificare il contenuto dalle future edizioni del presente volume, pubblicando nel caso le necessarie note a rettifica. Rimane inteso che l’Archivio di Stato di Bologna e la casa editrice Pendragon non saranno ritenuti responsabili per le copie del volume già stampate e immesse in commercio.

Per qualsiasi chiarimento, è possibile contattare l’Archivio di Stato all’indirizzo email:as-bo@cultura.gov.it  o ai seguenti recapiti telefonici: 051 223891/239590.