La ricerca in Archivio

I documenti custoditi presso l’Archivio di Stato sono fonti preziose per la ricerca storica, ma conservano anche un importante e meno conosciuto valore giuridico-amministrativo.


Ad esempio, ricerche svolte sulla documentazione anagrafica e militare consentono di dimostrare il possesso dei requisiti per l’ottenimento della cittadinanza italiana.
Si tratta degli archivi dello Stato civile (con i nomi dei nati e dei residenti nel comune di Bologna per il periodo 1866-1899), dei ruoli matricolari dei Distretti militari di Bologna, Ferrara e Ravenna, o ancora delle liste di leva e di estrazione prodotte dagli Uffici circondariali di Bologna e di altre località dell’Emilia-Romagna.

Molto consultati sono anche gli archivi catastali e i fondi cartografici, richiesti non solo dai ricercatori, ma anche dai professionisti del settore edile o da privati cittadini interessati a verifiche e accertamenti di tipo patrimoniale.
Valore culturale e insieme giuridico-amministrativo hanno anche gli archivi prodotti dai notai del distretto di Bologna a partire dal XIII e fino all’inizio del XX secolo: una mole ingente di documentazione che costituisce una fonte unica per lo studio della storia economica e sociale della città, ma anche per le ricerche storico-artistiche e per la tutela dei diritti dei privati cittadini.