La documentazione giudiziaria
Tra i documenti dell’Archivio di Stato una grande importanza rivestono quelli di carattere giudiziario: dall’amministrazione della giustizia in età medievale fino ai giorni nostri.
Più di 4000 fra registri e buste di carte sciolte documentano l’attività dei tribunali del periodo comunale e signorile (1231-secolo XVI). Coordinati dal Podestà e dai suoi giudici, i notai dei tribunali bolognesi, che verbalizzavano i processi, ci hanno lasciato documenti preziosi per la storia della procedura civile e penale, ma anche per la storia della società cittadina, delle sue dinamiche, dei suoi conflitti.
In età moderna la giustizia penale era amministrata dal Tribunale del Torrone che prendeva il nome dalla torre del Palazzo pubblico in cui avevano sede gli uffici e le carceri, tra le attuali via Ugo Bassi e via Giacomo Venezian.
Tra i fascicoli dei procedimenti giudicati dai tribunali postunitari ricordiamo i 397 faldoni della Corte d’Assise di Bologna prodotti nel processo per la strage del 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna;
consultati ancora da giudici e avvocati, sono forse l’esempio più emblematico di documentazione che esprime, al tempo stesso, la sua funzione giudiziaria e quella di presidio prezioso per la memoria collettiva e la coscienza civile
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